Formazione graduale
alla vita monastica

Il monaco benedettino di Monte Oliveto è un cristiano chiamato da Dio a vivere il suo battesimo secondo la Regola di san Benedetto, nella famiglia monastica di Santa Maria di Monte Oliveto, e quindi è chiamato a:

  • Cercare Dio e servirlo durante tutta la vita, nell’ascolto e nell’operosa obbedienza al Vangelo.
  • In un monastero della Congregazione, scuola del divino sevizio, fraternamente unito agli altri monaci e sotto la guida di un abate, in una obbedienza amorosa come quella di Cristo.
  • In una spogliazione personale, ove tutto è atteso dal Padre del monastero e ove tutto sarà comune a tutti.
  • Con la caratteristica specifica della dimensione mariana della Congregazione e della comunione di tutte le nostre Comunità.

Il pre-postulato, permette al giovane aspirante, attraverso soggiorni regolari in monastero una conoscenza graduale e reciproca tra il candidato e la comunità.

Il postulato non è un tempo cronologico di attesa infruttuosa, quasi fosse una inutile anticamera al noviziato, ma un periodo di adattamento progressivo alla vita monastica e crescita nella fede nel Signore Gesù, attraverso la Sacra Scrittura, il catechismo della Chiesa Cattolica e una prima lettura della Regola di S. Benedetto. Quindi è un momento prezioso ed intenso di maturazione della personalità e della fede.

Il noviziato è il primo periodo della prima sistematica assimilazione della Regola di san Benedetto e delle Costituzioni, volto ad assimilare i loro valori e il loro spirito nella vita, come vissuta e attuata da San Bernardo Tolomei. Sotto la direzione del Maestro di formazione, si presta una attenzione particolare, per vedere se davvero il novizio cerca Dio, è pronto al “Opus Dei” -la preghiera- la lectio divina, l’obbedienza e la pazienza nelle umiliazioni, come insegna il nostro Santo P. Benedetto, così come pure particolare attenzione ai contenuti e frutti dei consigli evangelici, dell’obbedienza e della conversione dei costumi, specialmente in ordine alla castità, alla maturità affettiva e alla povertà, e alla stabilità monastica cosi come sono vissute nella nostra Congregazione.                               

L’anno di noviziato è un periodo importante di crescita nella conoscenza e nell’accettazione di sé, dei fratelli e della Comunità nella sua più autentica realtà. Pur con tutti i suoi limiti la comunità è luogo della presenza di Dio, è la piccola chiesa in cui il novizio è chiamato a radicarsi in Cristo, con la fedeltà e la cura negli impegni comunitari, nel lavoro e nei compiti a lui affidati e nell’amore per la sua storia, testimoniando cosi un oggettivo interesse per il monastero e per la Congregazione.

La Professione temporanea, che dura un minimo di tre anni, permette di verificare se il giovane arriva a trovare il suo equilibrio umano e spirituale all’interno della comunità, abbracciando con amore la dimensione di solitudine e di separazione dal mondo proprio della vocazione monastica. Scopre non solo la storia e la spiritualità della famiglia monastica di Monte Oliveto, ma soprattutto la sua fisionomia attuale, con le sue ricchezze, le sue fragilità e le sue potenzialità. È un tempo propizio per radicare ulteriormente quanto si è acquisito durante il noviziato e accrescere il legame o communio con il P. Abate Generale, l’abbazia di Monte Oliveto casa madre e centro de la nostra famiglia monastica e con le altre comunità collegate, elemento fondamentale del carisma dei nostri fondatori.

Con l’emissione della Professione solenne, il monaco continuerà in forma ininterrotta un camino personale di formazione.