Oblati

 

L’oblazione è un atto con cui uomini e donne offrono se stessi a Dio, affidandosi all’intercessione di una comunità monastica, pur vivendo e restando nella società; però sviluppano la propria fede cristiana secondo la spiritualità benedettina e offrono i propri servizi al monastero.

Si devono distinguere oblati regolari e oblati secolari: gli oblati secolari vivono nella società mentre quelli regolari vivono in monastero. Gli oblati viventi al di fuori della comunità, sono uomini e donne e anche sacerdoti diocesani, i quali, vivendo nella propria famiglia e nel mondo, traggono dalla Regola di san Benedetto un indirizzo di vita spirituale, che li stimola a sviluppare, vivendo con l’oblazione la consacrazione battesimale e la chiamata universale alla santità in modo più approfondito e convinto. Gli statuti degli oblati secolari, cosi come oggi li conosciamo, furono approvati ufficialmente nel 1871 e poi rinnovati nel 1904 da San Pio X e confermati da Pio XI nel 1927. Dopo il Concilio Vaticano II c’è stato un lungo lavoro di revisione culminato nel 1997 nell’assemblea straordinaria degli oblati.

Come oblati della Congregazione di Santa Maria di Monte Oliveto, secondo il carisma specifico di essa, sviluppano in particolare la dimensione comunionale anche tra di loro, e un rapporto tutto particolare con Maria Santissima.
I lineamenti della loro vita spirituale sono enucleati secondo le tre direttive fondamentali indicate da San Benedetto per i monaci: l’ascolto della parola di Dio attraverso la lectio divina, la preghiera fa unire la loro voce a quella della comunità monastica nella Liturgia, mettendo la centro della loro vita l’Eucarestia, culmine e fonte della vita nello Spirito. Essi vivono il lavoro e la vita sociale come condivisione dell’operare di Dio per ordinare a lui tutte le varie realtà e come contributo al bene della società.

L’oblato, proprio perche cristiano, non si chiude in se stesso, ma con la sua vita e con la sua testimonianza si sente impegnato a irradiare nella società, nel territorio dove vive, nell’ambiente dove opera,la perenne vitalità dell’ideale monastico nell’esperienza cristiana. Gli oblati sposati hanno un motivo in più per vivere lo spirito di comunione , elemento fondante della Chiesa stessa e di ogni comunità, attuandolo come operatori di pace e promotori di amore.