Biblioteca

La biblioteca ha sempre avuto un importante ruolo nella tradizione olivetana e rappresenta tuttora, uno dei suoi elementi fondamentali. Dopo la costruzione del monastero di Seregno nel 1892, il numero dei volumi presenti crebbe rapidamente anche a seguito dell’apertura delle porte del monastero a studenti che si preparavano a diventare monaci o preti. Don Silvio Vismara, collaboratore della prima ora di Padre Gemelli all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove, tra i vari incarichi fu direttore della casa editrice Vita e Pensiero e della Biblioteca universitaria,  diede un significativo impulso allo sviluppo della biblioteca che fu aperta al pubblico nel 1970, facendo crescere il numero dei volumi presenti grazie a varie donazioni.

Tra le più recenti si distingue quella di Mons. Giuseppe Mariani (1915-1986), pro vicario generale della diocesi di Milano. Con la crescita del fondo librario, le strutture materiali, dal punto di vista degli spazi, dovettero subire trasformazioni compreso il trasloco dell’intera biblioteca nella nuova ala del monastero. Dopo la ristrutturazione del monastero negli anni 1985-1987, sono stati messi a disposizione più ampi spazi che hanno consentito la costruzione di una sala di lettura. Nella nostra biblioteca, è presente un fondo antico dove sono presenti edizioni del XVI secolo dette comunemente  “Cinquecentine” e quelle del XVII, XVIII e XIX secolo. Il fondo del XVI secolo, raccoglie 233 volumi ed include opere rare se non addirittura uniche. Due casi in tal senso, sono accertati.

La Regola del padre Benedetto,  stampata a Milano nel 1587 e la Prattica spirituale d’una serva di Dio, attribuita al barnabita Giovanni Pietro Besozzi stampata a Venezia nel 1583. Tra i rari, sono da includere il gruppo dei testi costituzionali e dei privilegi olivetani, i dodici libri dell’Historia ecclesiastica di Cassiodoro stampata a Parigi nel 1569 e lo Specchio d’humiltà , che contiene la vita di San Maurelio stampato a Ferrara nel 1597 opera di Michelangelo Bonaverti, scrittore olivetano.